È bufera sul Salone del Libro di Torino: il presidente della Fondazione per il Libro, Rolando Picchioni, è stato indagato dalla procura per peculato.
Oggi la sede della Fondazione è stata perquisita da carabinieri e finanzieri della squadra di polizia giudiziaria del Palazzo di Giustizia. Secondo quanto si apprende sono state prelevate fatture e altra documentazione. Secondo le prime indiscrezioni, i pm sospettano che siano state emesse fatture false da persone compiacenti in modo da far uscire dei soldi dalle casse della Fondazione.
Le accuse sono però rigettate da Picchioni: "L’onorevole è assolutamente estraneo all’indagine della procura, della quale contesta ogni validità sia nel merito che nel riscontro probatorio", ha detto il suo avvocato, "L’onorevole Picchioni è a disposizione della procura per chiarire le circostanze contestate, delle quali sin da ora si dichiara completamente estraneo". "Di fronte all’enormità dell’addebito mi sento sbalordito, ma altrettanto assolutamente sereno: nella mia vita non ho mai - e ripeto mai - pensato di sfruttare in qualunque modo la mia posizione per un qualsivoglia tornaconto personale", ha aggiunto all'Ansa lo stesso Picchioni.
Picchioni accusato di aver fatto emettere fatture false per far uscire soldi dalla Fondazione. Lui: "Estraneo ai fatti"
