Quantcast
Channel: Il Giornale - Cultura
Viewing all articles
Browse latest Browse all 12095

Dal rigattiere di parole: "Desiderio"

$
0
0

E’ il “sentimento di ricerca appassionata o di attesa del possesso, del conseguimento o dell’attuazione di quanto è sentito confacente alle proprie esigenze o ai propri gusti” (Devoto Oli); il “sentire la mancanza di ciò che è piacevole, buono, necessario e tendere a ottenerne il godimento, il possesso” (Deli); “aspirazione, tendenza verso ciò che è piacevole”, “volere intensamente”, “moto dell’animo che aspira a un bene che gli manca”.

Tutti sappiamo che cos’è un desiderio, anche se definirlo con precisione non è impresa facile, per la gradazione di sfumature che racchiude. Affascinante è l’etimologia: deriva dal latino de-sidera, mancanza (de) di stelle (sidera, da sidus, sideris). Nel senso di “avvertire la mancanza delle stelle, cioè dei segni augurali”, e perciò “appetire qualcosa che manca” (Dir). Per il Pianigiani “togliere lo sguardo dalle stelle per difetto di auguri”, e cioè di buoni presagi. Deludente, in questo rincorrersi di cieli più o meno stellati, l’etimologia suggerita dal Cardinali Borrelli: da “de-sum”, sono privo, manco. Banale.

Il verbo desiderare ha un suo simmetrico in “considerare”, che significa esaminare, guardare attentamente, tenere in conto, riflettere, reputare: la derivazione è molto simile, qui sidera è abbinato a “cum”, che porta il significato a “osservare gli astri”, al fine di trarre auspici insieme a loro. Non c’è simmetria, invece, nel sostantivo: a desiderio corrisponde considerazione, dove il suffisso –zione intende dare alla parola un significato meno statico-contemplativo e più attivo.

Tutti sappiamo che cos’è un desiderio, anche se definirlo con precisione non è impresa facile, per la gradazione di sfumature che racchiude. Affascinante è l’etimologia


Viewing all articles
Browse latest Browse all 12095

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>